Negli edifici di interesse storico dove si eseguono dei restauri conservativi, le finiture devono essere in grado di mantenere la caratteristica di storicità dell’edificio, sia come effetto estetico sia come mix colore, e al contempo devono risultare compatibili alle condizioni al contorno che influenzano il degrado.
Le nuove tecnologie applicate al settore del Restauro e Conservazione dei Beni Culturali offrono nuovi strumenti per risolvere situazioni finora non affrontabili con le classiche metodologie.
Di primaria importanza sono i prodotti basati sulle nanotecnologie, come le nanocalci e le nanosilici, che permettono il consolidamento delle superfici. Le nanocalci, particelle di calce idrata sospese in alcool con dimensioni medie molto piccole, permettono alla calce (prodotto di origine naturale) di penetrare e di riconsolidare sia pietre naturali che artificiali (intonaci).
Con esse è stato inoltre possibile produrre delle malte da stuccatura per sigillare micro fessurazioni.
La calce, in soluzione satura (acqua di calce) e/o in sospensione (latte di calce), viene da sempre impiegata nei trattamenti consolidanti di superfici architettoniche a matrice carbonatica: intonaci, affreschi, dipinti murali, materiali lapidei ecc., con risultati da sempre considerati positivamente. Il merito, non comune, dell’uso di acqua e/o latte di calce come consolidante è quello dell’assoluta compatibilità con i substrati degradati, a causa della trasformazione del [Ca(OH)2] in CaCO3 ad opera dell’anidride carbonica (CO2) (carbonatazione).
Le nanocalci sono idrossido di calcio di dimensioni nanometriche, disperso non in acqua ma in alcool isopropilico: i vantaggi sono molteplici e ampiamente dimostrati.
Per la risoluzione di problematiche di settore così specifiche è dunque sempre più importante disporre di conoscenze trasversali che consentano l’incontro tra il mondo scientifico sperimentale, quello che produce e rende disponibile sul mercato la molteplicità di prodotti messi a punto per la risoluzione delle differenti problematiche e quello che opera nei cantieri per la salvaguardia del patrimonio culturale.
Le nuove tecnologie applicate al settore del Restauro e Conservazione dei Beni Culturali offrono nuovi strumenti per risolvere situazioni finora non affrontabili con le classiche metodologie.
Di primaria importanza sono i prodotti basati sulle nanotecnologie, come le nanocalci e le nanosilici, che permettono il consolidamento delle superfici. Le nanocalci, particelle di calce idrata sospese in alcool con dimensioni medie molto piccole, permettono alla calce (prodotto di origine naturale) di penetrare e di riconsolidare sia pietre naturali che artificiali (intonaci).
Con esse è stato inoltre possibile produrre delle malte da stuccatura per sigillare micro fessurazioni.
La calce, in soluzione satura (acqua di calce) e/o in sospensione (latte di calce), viene da sempre impiegata nei trattamenti consolidanti di superfici architettoniche a matrice carbonatica: intonaci, affreschi, dipinti murali, materiali lapidei ecc., con risultati da sempre considerati positivamente. Il merito, non comune, dell’uso di acqua e/o latte di calce come consolidante è quello dell’assoluta compatibilità con i substrati degradati, a causa della trasformazione del [Ca(OH)2] in CaCO3 ad opera dell’anidride carbonica (CO2) (carbonatazione).
Le nanocalci sono idrossido di calcio di dimensioni nanometriche, disperso non in acqua ma in alcool isopropilico: i vantaggi sono molteplici e ampiamente dimostrati.
Per la risoluzione di problematiche di settore così specifiche è dunque sempre più importante disporre di conoscenze trasversali che consentano l’incontro tra il mondo scientifico sperimentale, quello che produce e rende disponibile sul mercato la molteplicità di prodotti messi a punto per la risoluzione delle differenti problematiche e quello che opera nei cantieri per la salvaguardia del patrimonio culturale.
Consorzio Properti Pica Alfieri Bafile UMI2
Facciata principale prima e dopo l’intervento di restauro
Facciata principale prima e dopo l’intervento di restauro